Venerdì 16 Ottobre 2009 12:51 |
Certamente fa piacere che ancora prima di scrivere qualcosa abbia ricevuto i complimenti. Spero di non deludere. Mi riprometto di sviluppare argomenti di natura politico-storico-economico con studi e raelazioni oltre che -come dice l'amico di Luca- descrizioni di luoghi che ritengo di conoscee sufficientemente (ho percorso in auto circa 500.000 chilometri in 6-7 anni tra il '98 e il 2004. Vorrei iniziare con il commentare una notiziache per certi aspetti accomuna la situazione italiana a quella rumena.
E' CADUTO IL GOVERNO BOC
Non è una notizia fresca fresca ma è bene che in Italia si sappia come è andata. Occorre premettre che le elezioni tenutesi da circa un anno non hanno dato un responso secco e nessun partito ha avuto la maggioranza assoluta. Alla fine il PSD (ex comunisti) e il PD-L (democratici e liberali) hanno fatto na coalizione lasciando all'opposizione il PNL (liberali) e UDMR (unione magiari di Romania). Subito sono iniziati i litigi e i dispetti l'ultimo dei quali è stata la dichiarazione ufficiale del ministro all'interno Nica (in quota PSD) che asseriva esistere la preparazione di brogli alle prossime elezioni presidenziali. Chiaramente era diventata insostenibile la permanenza di questo ministro nella compagine governativa: è stato chiesto dal primo ministro Boc che il PSD nominasse un altro al suo posto e dopo il rifiuto di questa componente si è aperta la crisi. Occorre sottolineare che questo tipo di crisi (governo sfiduciato) è la prima che capita dalla "rivoluzione" del 1989. Sono immediatamente seguite le consultazioni e (guarda caso!) PSD e PNL si sono alleati ed hanno proposto un loro candidato ormai maggioritario in parlamento. Ma il Presidente Basescu ieri ha rifiutato di dare l'incarico a questi ed ha proposto un suo candidato che immediatamente oggi è stato sconfessato dalla ormai nuova maggioranza parlamentare che assieme all'UDMR può contare sul 70% dei consensi.
COMMENTO Difficile pensare che la crisi non sia stata progettata a tavolino come trappola al governo Boc, ma non può sfuggire il fatto che il Presidente rifiuti di ottemperare alla volontà del parlamentocreando una sorta di parallelo cn chi in italia vuole sfiduciare l'istituzione che lo ha bocciato. Questa e altre che vedremo in seguito sono analogie tra i due Paesi. Da quando sono crollati i muri ideologici che hanno contrapposto per 80 anni gli schieramenti politici la tensione morale è caduta ai minimi livell. Le battaglie politiche si sono ridotte a confronti spesso ingiuriosi per accaparrarsi o per trattenere posizioni di potere tralasciando interessi collettivi e deontologie un tempo credute inaffondabili.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 12 Febbraio 2010 15:51 |