Con questa guida voglio spiegarvi come dovete fare per resettare il famigerato chip del filamento della stampante "XYZ" "Da Vinci"...
Ve lo spiego IN ITALIANO e d in modo semplice semplice che anche una persona priva di nozioni di base può riuscire a portare a termine, a patto che segua passo passo questa guida.
Premetto che non mi ritengo responsabile della riuscita o meno di questa operazione ne tanto meno di eventuali danni provocati alla vostra stampante e/o a persone cose o animali e/o la perdita della garanzia della stampante o di altri prodotti legati ad essa ed al lavoro che andrete a svolgere. Se decidete di seguire e mettere in pratica questi consigli lo fate solo ed esclusivamente sotto la vostra responsabilità!
Prima cosa spieghiamo rapidamente a cosa serve questa guida...
Per chi non ha ancora una di queste stampanti 3D (la Da Vinci) e volesse comperarla attratto dal basso prezzo, ma anche per chi la possiede già e non sa ancora di questo vincolo, spieghiamo al volo di cosa si tratta.
La stampante in questione viene venduta ad un prezzo molto concorrenziale ma tra le altre problematiche di minor rilievo, c'è la mezza fregatura del vincolo di acquisto delle cardridge (cartucce) di filamento proprietarie, perché queste in basso hanno una schedina con tre contatti che comunicano con la stampante e gli dicono quanto filamento è rimasto a bordo, nonché di che tipo, ma la vera mezza fregature è che il filamento originale costa circa il triplo del filamento di qualità di altri produttori (sto parlando di filamento in ABS). Quello originale costa 39 euro per 600Gr (0,065 euro al grammo, pari a 65 euro al Kg), mentre quello di altri di qualità ne costa 25 circa al Kg. Fate poi voi i vostri calcoli e decidete sul da farsi.
Quando il filamento arriva a termine, la stampante giustamente si ferma e attende che la cartuccia venga sostituita con una nuova. Inutile dire che non potete semplicemente aprire la cartuccia (operazione per altro molto facile) ed inserire il nuovo filamento acquistato a minor prezzo, perchè il chip montato a bordo della famigerata schedina avrà comunque il suo contatore a zero e la stampante non si avvierà lo stesso, praticamente è la stessa cosa che succede ormai con quasi tutte le comuni stampanti a getto d'inchiostro.
Prima parlavo di una mezza fregatura, perché per noi anime in pena che non ci stiamo a farci sottomettere da questi sistemi, le cose funzionano diversamente, infatti ora andrò a spiegarvi come resettare la eeprom che c'è a bordo della schedina (il chip per intenderci).
La EEPROM è una comunissima 11LC010 e come tale può essere scritta, letta, cancellata e riscritta almeno un milione di volte prima di doverla sostituire (acquistando una cartuccia originale per poi ripetere l'operazione), quindi mi sa che avrete già cambiato 100 stampanti prima di tale traguardo.
COSA SERVE PER...
- dovete procurarvi un ARDUINO (l'UNO REV.3 va benissimo) lo trovate a 14 euro senza lo starter kit che non è necessario per lo scopo, altrimenti con lo starter intorno ai 25 al momento in cui scrivo, che è sempre meno di una cartuccia di filamento nuovo. Date un'occhio su Amazon o eBay ed il gioco è fatto.
- Alcuni spezzoni di filo sottile possibilmente di tre colori differenti per non confondervi. io ho usato quelli di una ventola da pc guasta che sono ROSSO NERO e GIALLO e soprattutto sono molto sottili.
- Un saldatore a stagno e ovviamente un rocchetto di stagno (tranquilli, non ne consumate un rocchetto, ma solo poche gocce) ed una buona mano a saldare.
- un piccolo tronchesino
- un trapano avvitatore
- una punta del 4 o del 5 o del 6 (vedete voi, serve solo per fare un forellino nella plastica per far passare i tre fili che hanno un diametro molto sottile.
- tre spezzoni di reoforo della lunghezza di 2 o tre centimetri (sono i piedini dei componenti elettronici, resistenze condensatori transistor ecc... basta tagliarli) si possono usare anche altri materiali ma non me ne vengono in mente e soprattutto non legano bene con lo stagno, quindi tribulate a farli stare attaccati ai fili. Comunque in commercio esistono anche i fili già con i terminali del diametro giusto e sono quelli comunemente venduti nei negozi di elettronica, insieme alle bread board che tra l'altro trovate anche nello starter kit di arduino se volete acquistarlo insieme, così vi togliete il peso di questo insormontabile problema :)
- Il software per comunicare con ARDUINO scaricabile da QUI (scegliete quello per il vostro sistema operativo LINUX, MAC o WinZozz che sia.
- lo sketch scaricabile da QUI che è il codice da caricare sulla eeprom da non confondere con lo scotch che è quello che incolla o quello da bere :)
- Un briciolo di tempo libero e soprattutto di pazienza, non fate le cose di fretta e senza aver letto bene tutta questa guida fino in fondo.
COMINCIAMO CON LA PREPARAZIONE DELLA CARTUCCIA...
- Prendete la cartuccia della stampante e saldate i tre fili come dallo schema di Figura 1, da sinistra verso destra pin 1 GND (massa) pin 2 SCIO (lettura scrittura dati input output) pin 3 VCC (positivo 5Volt) per non sbagliare poi a collegarli all'arduino usate fili colorati come nell'immagine che vi aiutano e saldate anche i tre reofori dall'altra estremità dei fili (vedi Figura 8 più avanti). Fate anche in modo che le saldature sulla basetta siano il più sottili possibile e alte pressapoco uguali, altrimenti potrebbero non far contatto bene con la stampante (magari un piedino tocca ed un altro no), anche se la stampante ha i terminali a molla, quindi il rischio e abbastanza remoto.

Potete saldarli anche senza aprire la cartuccia al momento, così almeno avrete la stessa cartuccia che vi fa da supporto ed è più facile saldare, solo state attenti a non colare la plastica con il saldatore.
- Aprite ora la cartuccia, è tutta chiusa a pressione, basta premere sulla mezzeria per far scavalcare i primi ganci di plastica, partite dal fondo che è la parte più debole e più corta e dovreste riuscire facilmente senza troppo sforzo. Attenti a non romperla perché altrimenti poi non riuscirete più ad inserirla correttamente nella stampante, Figua 2 e Figura 2.


- Con il trapano avvitatore e la vostra punta scelta, fate un forellino in alto, a fianco del foro di uscita del filamento, Figura 4 e Figura 5.


- Ora con il tronchesino fate delle piccole spaccature su tutti e due i gusci di plastica per poter far chiudere correttamente la cartuccia con i fili girati verso l'interno. Non occorrono grossi spacchi, procedete con cautela con piccole asportazioni e varie prove, onde evitare di asportare la parte riservata all'alloggiamento della schedina, pena la possibilità che questa non stia ferma e non tocchi correttamente i contatti della stampante di conseguenza che non funzioni. Non so darvi un'indicazione precisa, fate voi ma fate come dicevo poc'anzi, piccole asportazioni e qualche prova. Figura 6 e Figura 7.


- Ora ruotate i fili, ai quali avevate già saldato anche i tre reofori, verso l'interno della carcassa e fateli passare nel buco che avevate fatto con il trapano. Figura 8

- Richiudete con delicatezza ed attenzione la cartuccia onde evitare di tagliare i fili e fate in modo che non si tocchino per evitare cortocircuiti. Figura 9

- Se tutto è andato per il verso giusto dovrete ottenere come in Figura 10

PROSEGUIAMO CON LA PREPARAZIONE DI ARDUINO...
- Andate QUI e scaricate la versione del software di programmazione di arduino relativa al vostro sistema operativo che intendete utilizzare per lo scopo.
- Andate QUI e scaricate lo sketch che servirà per programmare la EEPROM, decomprimete lo zip per comodità sulla vostra scrivania (Desktop per gli utenti WinZozz) e per ora dimenticatevelo.
- Aprite il software di arduino che dovreste aver già installato (per gli utenti windows credo che sia da installare ma non ho verificato, forse è solo un exe, per gli utenti MAC ne so ancor di meno) per gli utenti Linux è un pochino più complicato. sitratta di un file .sh da aprire con privilegi di root e dopo avergli dato i permessi. Per chi fosse a digiuno completo e vuole usare l'interfaccia grafica, tasto destro sul file arduino .sh (contenuto nella cartella contenuta a sua volta nel file compresso che avrete scaricato e decompresso) >>Proprietà>>Permessi e spuntare "Consenti l'esecuzione del file come programma", poi aprire un terminale e digitare il percorso fino alla cartella desiderata. Supponiamo che la cartella si chiami Arduino_Nightly e sia posizionata sulla vostra Scrivania, il vostro utente in uso si chiami pippo e ancora la vostra distro LINUX fosse la UBUNTU, allora dovrete digitare queste informazioni nel terminale rispettando maiuscole e minuscole e spazi:
cd /home/pippo/Scrivania/Arduino_Nightly premete invio
a questo punto siete all'interno della cartella dove c'è il programma per arduino
digitate ancora
sudo ./arduino premete invio.
- A questo punto vi si aprirà il programma di arduino, Figura 11 e da qui in poi non dovrebbero esserci più differenze tra i vari sistemi operativi, se non per il nome della porta usb come vedremo tra poco.

- Collegate la scheda ARDUINO ai fili preparati sulla cartuccia come da Figura 12 il filo del pin 1 GND della cartuccia (quello nero) al pin GND di Arduino, il filo del pin 3 della cartuccia (quello rosso) al pin dei 5Volt (serigrafato 5V) di Arduino ed in fine il filo 2 della cartuccia (quello giallo centrale), al pin numero 7 di Arduino. ---(Vi ricordo che come nella Figura 1 da sinistra verso destra i pin sono: 1 GND 2 SCIO 3 VCC 5Volt)---.

- Collegate ora la scheda ARDUINO al computer tramite il cavo USB in dotazione, si dovrebbe accendere un led verde di alimentazione ed un altro giallo lampeggiante.
- Torniamo al nostro programma di Arduino aperto in precedenza ed andiamo nel menù alla voce File -->>Impostazioni e spuntate la voce "Visualizza i numeri di riga" questo vi faciliterà nella ricerca delle righe.
- Ora andiamo in Strumenti -->>Scheda e spuntiamo la voce relativa al nostro Arduino che nel mio caso è "Arduino uno"
- Andiamo poi sempre in Strumenti -->>Porta e spuntate la vostra porta a cui avete collegato Arduino. Probabilmente sarà già spuntata, se così non fosse provate a spuntarne una di quelle che vedete che saranno identificate come COM 1 COM 2 COM 3 ecc... Se Arduino non sarà collegato a quella giusta, non comunicherà con il nostro pc e quando andiamo a caricare il programma nella eeprom ce lo dirà. Basterà provare con un'altra porta finché non si troverà quella giusta. Per gli utenti LINUX la porta non sarà identificata come COM, ma avrete una dicitura simile a questa che nel mio caso è: /dev/ttyACM0 (Arduino Uno) oppure /dev/tty/S0 o simili, sono la stessa cosa delle COM per Windows.
- Cancelliamo tutto quello che eventualmente è già scritto nella finestra del programma tipo quello che vedete nella Figura 11 e lasciate tutto in bianco.
- Ora andate in File -->> Apri e selezioniamo finalmente lo Sketch che avevamo decompresso in precedenza sul Desktop o Scrivania come dir si voglia (vi ricordate)? Se preferite potete anche prenderlo fisicamente e trascinarlo all'interno della vostra bella finestra pulita bianca e candida. Dovreste ottenere ciò che vedete in Figura 13.

- A questo punto dovrete solamente scegliere la lunghezza del filamento che di default è impostata a 120 Metri. Le opzioni sono 4 -- 120mt 240mt 400mt e 999mt che l'ho aggiunta io. Per cambiare il valore di default scendete fino alla riga 352 e noterete questa dicitura char x[ ] = {0xc0,0xd4,0x01,0x00}; //120m mentre la 353 354 e la 355 sono simili, ma hanno al loro inizio e prima del comando "char" due barre dette SLASH così // . Mettete le due barre di slash // davanti alla riga 352 come per le altre e toglietele a quella che desiderate abilitare. Nulla vi vieta, se siete in grado, di inserire i valori corretti per avere la metratura esatta del filamento che avete acquistato ma per ottenere ciò bisogna fare delle prove per trovare i valori esadecimali corretti. Dal canto mio vi consiglio i 999 metri, così l'operazione di reset la farete veramente pochissime volte e vi consiglio anche di mantenere la bobina che comprerete all'esterno della macchina anzichè inserirla nella cartuccia originale, montata magari su un supporto a rotolo, ora che avete la stampante potete anche costruirvene uno da soli.
- Ora siete pronti per caricare questo sketch nella EEPROM
- Premete in alto a sinistra della finestra del programma sul simbolo di spunta per verificare che tutto sia OK e se nella banda nera in basso non leggete errori con scritte di colore arancio o rosso, ma solamente bianche, allora significa che è tutto correttamente configurato.
- Premete dunque il tasto a forma di freccia a fianco di quello a forma di spunta, per caricare lo Sketch nella EEPROM o in alternativa andate su File -->>Carica.
- Ora se guardate l'arduino, vedrete lampeggiare anche gli altri due led gialli a fianco di quello che lampeggiava lentamente. È segno che la eeprom si sta scrivendo.
- Dopo qualche istante uno o più led gialli dovrebbe rimanere acceso fisso, ma ogni 10 secondi si ripeterà automaticamente questa operazione di lampeggio e carico del sorgente nella eeprom, quindi quando si fermano, scollegate l'arduino.
- Complimenti avete programmato la vostra EEPROM 11LC010 correttamente. NON VI RESTA CHE PROVARLA.
- Cosa MOOOOOLTO IMPORTANTE!!! NON COLLEGATE E NON PROGRAMMATE MAI LA EEPROM CON LA CARTUCCIA INSERITA nella stampante, ONDE EVITARE DANNI ALLA EEPROM MA ANCOR PIÙ ALLA STAMPANTE!!!
- Ultimissima operazione, al termine della programmazione, isolate i tre fili che escono dalla cartuccia con del nastro isolante in modo che non si tocchino per evitare cortocircuiti quando la stampante è accesa, oppure usate un gommino (va benissimo anche un pezzo di gomma per matita) ed infilateglieli dentro. Io ho usato del silicone per stampi. Date un occhio alla Figura 14.

Ed ora per concludere le due immagini del display della mia stampante prima e dopo il reset della eeprom, Figura 15 e Figura 16

Io ho impostato 400 metri per provare.

Questa modifica è stata testata sul firmware 1.1.I ma mi riservo di provarla anche con l'ultimo firmware che è il 1.1.J e posterò il risultato.
Nel caso non funzionasse con il 1.1.J e dovreste averlo già sulla vostra Da Vinci, dovrete eseguire un Downgrade dello stesso alla 1.1.I e se sarà il caso scriverò una guida anche per effettuare questa operazione.
Testato funzionante su firmware 1.1.I e su 1.1.J
nota: il reset funziona solamente con le metrature 120 e 240. con le altre presenti nel codice sorgente, si visualizzano le informazioni di lunghezza corrette sul display, ma quando si va in stampa, la stampante da un errore sulla cartuccia. Pertanto è consigliabile utilizzare i 240mt.
Se riuscirò a risolvere questo piccolo limite, aggiornerò la guida.
- È TUTTO, BUON LAVORO E BUONE STAMPE DA XNOTAR!
Aggiornamento... del 14/09/2014
Nel nuovo sketch ho inserito alcuni valori aggiuntivi per quanto riguarda le temperature dell'estrusore e del letto. In base al materiale che usate, potete scegliere le varie temperature.
Se avete bisogno di temperature differenti da aggiungere, (ma non credo) non esitate a contattarmi.
Nota: Ora che avete resettato la vostra cartuccia, avrete bisogno di un supporto per la bobina di filamento che terrete esternamente ed a vista, se non volete tenerla sdraiata con il rischio che magari il filamento si blocchi durante le stampe, quindi ho trovato in rete i file .stl per costruirvene uno con la vostra stampante.
eccovi il link der il Download
Scarica .stl per il supporto
Aggiornamento... del 29/10/2014
Qui di seguito alcune immagini del supporto in gomma siliconica che ho creato per evitare di aprire la cartuccia e soprattutto di saldare fili sulla eeprom, se può esservi utile ho preso lo stampo usando la gomma siliconica bi-componente della Prochima, non quella liquida che impiega più di 24 ore per asciugare, ma quella in pasta che solidifica in 5 minuti dopo aver mescolato le due parti (gomma e catalizzatore).
Ho poi inserito i fili usando una graffetta aperta attraverso la gomma e sigillato il tutto con uno strato aggiuntivo di gomma per evitare che si muovano. Se avete bisogno di qualche info in più al riguardo, lasciate un commento qui sotto la guida.










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